L'oplita (o oplite; in greco antico: hoplìtes), era un soldato della fanteria pesante dell'antica Grecia.
La sua armatura, definita con il termine panoplia, era costituita da un elmo, in greco kranos, da una corazza in lana lavorata che proteggeva efficacemente dalle frecce ed era accessibile alla gran parte della popolazione (solo i nobili potevano permettersi corazze più elaborate in bronzo), da schinieri in bronzo, da una corta spada in ferro (xiphos), da una lancia (dory) ed infine da uno scudo bronzeo rotondo (hoplon) fornito di un passante centrale e di un'impugnatura lungo il bordo (antilabe).
Questo tipo di scudo, che consentiva una tenuta molto salda in posizione di difesa contro gli assalitori, costituì un'innovazione decisiva e sembra da mettere in relazione con il sorgere della falange, formazione compatta di combattenti che con gli scudi si coprivano a vicenda.
L'innovazione consisteva nelle dimensioni dello scudo, che variavano dai 60 cm ai 90 cm, sufficienti a proteggere le parti del corpo più vulnerabili
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