Il Serpente (Serpent), il cui vero nome è Cul Borson, è il dio della paura asgardiano.
Figlio di Bor e primogenito tra gli Aesir, venne un giorno catturato da dei giganti e fatto cadere rovinosamente. La caduta gli spezza le ossa delle gambe, ma sopravvive, mantenendo il controllo su tronco e braccia. Ricomponendo e saldando con una corda le ossa rotte, ritorna al calar della notte nell'accampamento degli Jotunn che lo avevano aggredito. Li uccide quasi tutti, perforandogli la gola con la sola forza della bocca, eccetto uno che svegliandosi trova una scritta fatta col sangue dei suoi stessi simili:
« Gli dei non vivono nei cieli. Noi viviamo sulla terra. E voi esistete per nostro diletto »
Il terrore che il testo suscitò al gigante permise al ragazzo di rinvigorirsi, abilità che lo renderà anche in futuro un dio estremamente potente. Facendosi strada con le sue braccia raggiunge Asgard, dove viene curato e rifocillato.
Ma il suo orgoglio e la sua vanità cominciano a preoccupare Odino, che decide di sacrificare un occhio a Yggdrasill per scoprire come riportarlo nella via del bene. Deve distruggere il suo regno ad Aesheim, uccidendo gli Aesir a lui fedeli. Cul chiama quindi i Valorosi (otto guerrieri benedetti dalla sua magia) e inserisce il loro spirito in otto martelli magici che poi disperde nello spazio. Odino lo sconfigge e lo imprigiona sotto il mare, nel punto più profondo del pianeta: la Fossa delle Marianne.
Rinchiuso nella sua prigione eterna, Cul viene trovato da Mefisto, che gli consiglia di evocare i martelli dei Valorosi. L'asgardiano decide di mandare per primo il martello di Skadi, che viene trovato da Sin in Antartide. Ella diventa il primo seguace di Cul. Inizia così Fear Itself
Bene, la serie di custom dedicata a Fear Itself è finalmente completa, anche il Serpente è fatto.
Ho utilizzato Mefisto, a cui dopo aver tolto il mantello, ho fatto molte modifiche, udando materia verde, milliput, e piombo.
Come mia abitudine ho realizzato i diversi particolari separatamente e li ho assemblati dopo la pittura.
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